mercoledì 29 gennaio 2014

dieci rimedi naturali contro raffreddore e sindromi influenzali

Il  raffreddore e  le sindromi influenzali hanno una origine virale.  I virus  sono microganismi che la moderna medicina  comabatte  con farmaci che hanno soltanto   un’ azione sulla attenuazione dei sintomi.della malattia.  Molti rimedi naturali  tramandati  dalla tradizione popolare  svolgono  un ruolo importante per risolvere queste problemaiche  stagionali.





1    la vitamina C aiuta previene le infezioni e ne attenua la sintomatologia, agrumi e ortaggi a foglia verde in grande quantità
2    zuppe  calde da sorseggiare, idratano l’organismo,  e il vapore allevia la congestione nasale
3   Bere  tè o tisane  calde ha gli stessi effetti della zuppa, idrata, decongestione  e soprattutto il tè verde apporta una buona quantità di antiossidanti che aiutano a combattere le infezioni.
4  non dimenticate le vaschette dell’ acqua sui termosifoni,  umidificare l’ambiente offre sollievo al naso chiuso e alle irritazioni della gola
5  irrigazione  delle cavità nasali con soluzione salina (fisiologica)  è un utile decongestionante
6  unguenti  al mentolo applicati intorno alle narici  sono un ottimo rimedio per la pelle irritata dalla eccessiva soffiatura del naso
7  I preparati a base di  radici di  Echinacea pallida stimolano le difese immunitarie e sono utili a ridurre la sintomatologia
gargarismi  con acqua tiepida salata mantengono idratata la gola e hanno azione battericida
9 lascia lavorare la febbre che è un meccanismo di difesa che mette in atto il nostro organismo per  contrastare i germi nocivi.   Tuttavia se il disagio è eccessivo, meglio ridurla con un antinfiammatorio.

10 il  riposo a letto al caldo sotto le coperte per un paio di giorni   consente all’ organismo di rigenerare le proprie energie per  combattere i microrganismi.

dr Davis Cussotto

lunedì 20 gennaio 2014

dal Sydney Morning Herald

Ci sono gravi timori per la  salute di quasi 1000 pazienti  curati  da un dentista di Sydney : il rischio è che siano  stati  infetti  dall’  HIV o dai virus dell’epatite B e C , questo perché la  sterilizzazione degli strumenti  era molto  carente.


L’’indagine della  vigilanza  pubblica   ha   trovato le prove di questa mancanza  in  due studi dentistici gestiti   dal dr N K nel l’area metropolitana di Sydney  secondo le fonti del  Sydney Morning Herald .
 Sono state inviate  lettere a 980 pazienti   trattati  negli studi  di NK  “ tra agosto 2003 e agosto 2013”  per invitarli ad eseguire accertamenti sanitari.
Il  portavoce  Salute Pubblica ha dichiarato che  gli accertamenti saranno eseguiti  su coloro a cui è stato introdotto in bocca uno strumento  tagliente per una procedura odontoiatrica.
Il  coordinatore  di Forum Salute,  associazione di consumatori, Mark Methere ,  si è  detto “profondamente preoccupanto “ che il dottor NK  avesse omesso di svolgere adeguate procedure di sterilizzazione per più di un decennio , aggiungendo che la situazione solleva interrogativi sulla vigilanza  nel  settore.

Hanno già  risposto  alla  chiamata   12 persone che hanno contattato l’unità di salute pubblica, e sono in fase di accertamenti.


twitter@daviscussotto

martedì 14 gennaio 2014

Come usare gli antibiotici in modo responsabile


Facciamo nostro l’appello lanciato dal  Consiglio Europeo dei Dentisti CED, per un utilizzo responsabile degli antibiotici.


Il   Consiglio Europeo dei Dentisti CED sta collaborando con la Federazione dei veterinari europei (FVE) e il Comitato permanente dei medici europei (CPME) per sensibilizzare sull’uso appropriato degli antibiotici, farmaci vitali per curare e prevenire la diffusione della malattia negli animali e nell’uomo. Il  rischio che i batteri che causano una malattia sviluppino  una resistenza all’ antibiotico aumenta ogni volta che viene utilizzato. Una volta che i batteri sono resistenti, l’antibiotico è inefficace e non può più trattare la malattia. Aiutaci a salvare vite umane e fare in modo che gli antibiotici rimangono efficaci ora e in futuro, seguendo questi  sei consigli:  

1 Gli antibiotici non sempre sono la risposta giusta.  Non tutte le malattie infettive possono  essere trattata con antibiotici, raffreddori e influenza  e altre affezioni virali,
possono recuperare facilmente senza il loro utilizzo. Per proteggere la  tua  salute e quella dei tuoi cari , non richiedere  antibiotici al tuo  medico , dentista
o il veterinario   quando ti  assicura che non sono necessari .



Mantieni  uno stile di vita sano per te, i tuoi cari  e  i tuoi animali di casa.“
. Non riutilizzare compresse  di antibiotico  che hai in casa prescritte per una patologia differente . Possono essere inadeguate per la condizione attuale , tossiche , o contaminate . Non  dare medicinali per uso umano  al tuo  animale  può essere pericoloso .

3 “ Lava  spesso le mani
 Le mani sono  la via  più comune con cui i  germi  si diffondono.  
. Prestare particolare attenzione a lavarsi le mani prima di preparare il cibo o mangiare e dopo la tosse , starnuti ,  aver  soffiato  il naso o accarezzato un  animale .

4  Potrebbero essere necessari test diagnostici “
Al   medico , dentista o veterinario per sapere se il trattamento con antibiotici è
necessario e , quale antibiotico funziona meglio , può essere  di aiuto un test di laboratorio..
Questo permetterà all’ operatore sanitario di prescrivere l’antibiotico giusto per i batteri giusti.
.
5 “Segui il dosaggio e le istruzioni
Anche se  hai iniziato a sentirti  meglio dopo un paio di dosi continua la cura come ti è stato prescritto. Non solo questo aiuterà a risolvere  l’infezione in corso,ma  eviterà le antibioticoresistenze.

6“ Parla  con il  tuo  medico , dentista o veterinario
Se hai  preoccupazioni o domande in relazione agli antibiotici , non esitate a discuterne con il professionista della salute.L’informazione è la base  per avere una vita sana e felice.


dr Davis Cussotto


venerdì 13 dicembre 2013

la “macchietta” del dentista nell' ultimo film di Allen

Lo  stereotipo  del dentista,  personaggio   caricaturale e negativo,  continua  a diffondersi nella   cinematografia di Hollivoodiana.     Sono passati  38 anni dall’ uscita   de “il  Maratoneta”  cult movie  di John Schlesinger in cui un criminale nazista, per estorcere informazioni al protagonista (Dustin Hofman),  gli perfora un dente con un trapano odontoiatrico senza anestesia, sfruttando le competenze della sua antica professione di dentista .  La  scena  è  sinistramente celebre nella storia del cinema.   Ambiente squallido, dentista che si prepara all’intervento lavandosi le mani con cura e in modo flemmatico, dialoghi essenziali, primo piano sugli strumenti. L' angoscia’   è creata ad arte.
 
In   “The dentist” (1996 )  e il suo  sequel “ The dentist II”  di Brian Yuzna (1998), un dentista ossessivo scopre il tradimento della moglie. Si vendica utilizzando i suoi  strumenti di lavoro.
Dimostrando come  l’odontoiatria  sia  una professione  adatta a torturare o a  punire. Il dentista è un  sadico   che approfitta del dolore degli altri.  Il protagonista  arrestato è rinchiuso in un manicomio criminale, dopo qualche tempo evade e si ricostruisce la  vita  con un nuovo amore, ma riavvicinandosi alla vecchia professione viene nuovamente assalito dal demone della follia:  la pulsione a torturare ed uccidere riprende.
L’immagine  che diffondono questi film così come molti altri è  quella di una “professione”: il dentista  fatta per   provocare dolore e praticata da individui sadici.






Blu Jasmine il film  di  Woody Allen nelle sale in questi giorni,  narra la storia di due sorelle (il riferimento è il  dramma di Tennessee Williams “ Il tram chiamato desiderio”).  Ginger commessa in un supermercato , vive a  San Francisco e  ospita  la sorella Jasmine moglie di un ricco finanziere  Newyorkese caduto in disgrazia.  Per sopravvivere Jasmine accetta un impiego presso lo studio dentistico del  Dr Flicker  che tenta di sedurla.  Flicker  (dall’inglese, vibratore) è un personaggio caricaturale,  di statura molto bassa rispetto  Jasmine  (Cate Blanchett) ha un look ( camice, cravatta, acconciatura)  che ci portano indietro di qualche decennio.  Viene inquadrato difronte a un enorme armadio porta cartelle cliniche  cartacee.  La reception alla quale lavora Jasmine non ha un PC,   ma una lunga serie di post it   ben allineati,  forse a caratterizzare Flicker come uomo di altri tempi un po’ ossessivo.  I dialoghi della “schizzatissima” protagonista alla reception per la presa appuntamento sono spassosi  e potrebbero essere utilizzati dal dr Tiziano Caprara come esempio di ciò che “ assolutamente NON deve dire”  una assistente  alle prese con l’agenda.  

“Guardando all'interno della bocca delle persone imparo a conoscerle, riconosco infatti i soggetti  ordinati  e disciplinati”  questa battuta  redime in parte   Flicker come “personaggio  sciatto” ed è una di quelle perle tipiche  del  Grande Cineasta  che celano dietro un apparente umoristico “ non sense “ un fondo di verità.

Per  trovare   un dentista positivo dobbiamo rivedere “Alla ricerca di Nemo”  della Pixar in cui  “un simpatico Collega Australiano”   e relativa assistente   si prendono cura   di un coloratissimo acquario.
Buona visione a  tutti.


davis cussotto

martedì 15 ottobre 2013

QUANDO UN DENTISTA DIVENTA “IL CONVENUTO”



 di Megan Guthman  (DRBicuspid.com) 


In una professione alimentata dal passaparola, l’immagine pubblica è fondamentale. Una querela per malpractice può rovinare la reputazione di un dentista, oltre a costituire un fardello finanziario a causa delle spese giudiziarie che sottraggono denaro agli investimenti destinati ad aumentare la produttività. Secondo Medical Protective, la prima compagnia assicurativa negli Stati Uniti ad offrire polizze contro le cause per malpractice, nonché sponsor dell’American Student Dental Association (ASDA), i dentisti vengono solitamente chiamati in giudizio  una volta durante la propria carriera. Il risarcimento medio pagato all’attore in una pratica legale per una cura odontoiatrica sbagliata è di 65.000 dollari.
Tutti i contenziosi  hanno in comune: la violazione degli standards di cura. I dentisti sono tenuti al rispetto degli standards stabiliti dall’American Dental Association e dei Principi etici del Codice deontologico professionale: da loro ci si aspetta “che posseggano non solo conoscenza, abilità e competenza tecnica, ma anche quelle caratteristiche caratteriali che facilitano il rispetto dell’ etica professionale”. Secondo il codice, “le qualità di onestà, compassione, gentilezza, integrità, correttezza e carità sono parte dell’educazione etica di un dentista e contribuiscono a definire il vero professionista”. Nell’odontoiatria, gli standards di cura variano tra da Stato a Stato dell’ Unione  e non sono fissati in un documento scritto o in un insieme di regole, così vengono spesso definiti nelle aule dei tribunali dalle testimonianze dei periti.


ESTRAZIONI
Secondo Medical Protective, tra il 2003 e il 2012, il 20% circa dei casi di  malpractice  riguardavano l’estrazione di denti, con un risarcimento medio di  48.600 dollari. Le estrazioni possono comportare molte complicanze, tra cui danni al nervo, osteonecrosi e fratture della mascella o della mandibola. Se lo standard di cura viene violato, la firma dei moduli per il consenso informato non protegge il dentista da una querela per malpractice.
Il rapporto sui trattamenti errati, pubblicato da Medical Protective nel settembre 2012, evidenzia un caso di danneggiamento del nervo causato da un’estrazione. Una radiografia preoperatoria non mostrava l’intero apice del dente 32, che aveva una radice inaspettatamente bulbosa. Il dentista procedette all’operazione, aspettandosi un’estrazione di routine, ma quando si trovò in difficoltà un’altra radiografia rivelò il singolare apice della radice. Dopo aver sezionato il dente, la procedura venne condotta a termine senza ulteriori complicanze. Ma due settimane più tardi il paziente accusava un persistente intorpidimento derivante dall’intervento e il perito riscontrò un danno al nervo linguale e la causa venne aperta contro il primo dentista.
In questo caso una radiografia inadeguata ha portato a conseguenze durevoli sia per il dentista che per il paziente. La vicenda è dimostrativa dell’importanza della diagnosi e della pianificazione per evitare le complicanze.




ENDODONZIA

I trattamenti endodontici costituiscono il 12% dei casi di malpractice  tra il 2003 ed il 2012 e, secondo Medical Protective, la media dei risarcimenti  è stata di  30.000 dollari.
Nel  febbraio 2013  MP  trattava  di un caso occorso ad un paziente ventenne e ad un dentista con due anni di esperienza. Il paziente lamentava un dolore ad uno dei primi molari mandibolari ed il dentista diagnosticò una patologia periapicale prescrivendo una terapia canalare. Usando una diga di gomma come isolante l’odontoiatra diede inizio al procedimento, durante il quale le misure operative vennero accertate mediante quattro radiografie periapicali. Otturare i canali fu facile, perciò il dentista decise di evitare una radiografia postoperatoria. Tuttavia il paziente ritornò due giorni dopo accusando un persistente intorpidimento ed una nuova radiografia svelò che il materiale da otturazione endodontica  si era infiltrato nel canale mandibolare. Dopo sei mesi senza miglioramenti un intervento di microchirurgia valse a rispristinare, almeno in parte, la sensibilità del paziente.
Questa complicanza avrebbe potuto essere evitata considerando attentamente il rischio della procedura prima di cominciare. Quando un paziente si colloca, per età o per caratteristiche anatomiche, in una categoria ad alto rischio, i dentisti dovrebbero valutare attentamente il suo livello di disagio e, se necessario, rimandare. Per trattamenti ad alto rischio, il consenso informato è cruciale.


CORONE

Secondo Medical Protective, le corone incongrue  si traducono in un risarcimento medio di 31.600 dollari e costituiscono l’8% di tutti i casi di malpractice odontoiatrica. ABC News riportò il 16 febbraio che la star della musica country LeAnn Rimes aveva querelato il suo dentista in seguito all’applicazione di otto corone, che le avevano causato infiammazione cronica delle gengive, sanguinamento e dolore per due anni. La cantante sosteneva che il dolore le impediva le esibizioni, perciò chiese anche il risarcimento per i guadagni mancati. Le corone vennero infine rimpiazzate ma presumibilmente provocarono la necessità di effettuare nove otturazioni canalari ed un’estrazione. ABC News contattò il dentista per sentire la sua versione ma non ricevette risposta; senza dubbio la reputazione dell’odontoiatra subì un duro colpo.
Mario Catalano, DDS , lavora per Medical Protective in qualità di consulente ed ha esaminato più di 850 casi di malpractice durante gli ultimi 25 anni. Spesso è relatore agli eventi nazionali dell’ASDA, condividendo storie istruttive agli studenti di odontoiatria. Secondo il Dottor Catalano, “il miglior modo per evitare una querela è mettere sempre il bene del paziente al primo posto. In molte cause per malpractice c’è una completa discordanza tra ciò che il paziente voleva o necessitava e ciò che il dentista ha fatto.”
Il Dottor Catalano spinge i nuovi dentisti a sviluppare dei protocolli di trattamento e di verifica quanto prima nelle loro carriere. Per esempio, suggerisce di approcciarsi ai pazienti chiedendo “Come la posso aiutare?” per iniziare la relazione con un nuovo paziente in modo positivo e costruttivo. Secondo la sua esperienza, i neodentisti  possono  avere un’incidenza maggiore  contenziosi  per due ragioni: “Non hanno la capacità o l’esperienza per evitare certe situazioni o la loro abilità nel risolvere i problemi è repressa dai titolari delle cliniche in cui lavorano”

Lavorare seguendo gli standards di cura è fondamentale. I dentisti come tutti fanno  errori, ma vanno compresi e spiegati dettagliatamente al paziente. Coltivare la relazione personale con il paziente, informarlo accuratamente e studiarne con precisione le condizioni  aiuta il dentista ad evitare le aule di tribunale.



Traduzione di Federico Cussotto

venerdì 27 settembre 2013

I KILLER DELLA CONCENTRAZIONE



Sia che tu soffra del disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD), sia che tu abbia semplicemente qualche difficoltà a focalizzarti di tanto in tanto, è assai probabile che tu subisca l’effetto negativo delle numerose fonti di distrazione di cui la nostra realtà quotidiana è piena. La psicologa Lucy Jo Palladino  sulla Rivista WEB MED ci fornisce qualche utile suggerimento per resistere a questi veri e propri killer della concentrazione.





1 I SOCIAL MEDIA.
E’ molto facile che ci si colleghi con i propri amici, e ci si scolleghi quindi dal lavoro, più volte all’ora. Ogni notifica interrompe il filo dei tuoi pensieri, obbligandoti a ripercorrerlo quando ti rimetti all’opera.
RIMEDIO: evita di restare connesso ai tuoi social networks mentre lavori. Se senti il bisogno di visitarli di tanto in tanto, fallo durante le pause, quando il flusso incessante dei posts non interferirà con la tua concentrazione. Se non resisti alla tentazione di entrare più spesso, recati con il tuo portatile in qualche luogo da cui non potrai accedere ad Internet per qualche ora.

2 SOVRACCARICO DI EMAIL
C’è qualcosa nelle email e nel modo in cui irrompono nella casella di posta che sembra esigere una risposta immediata. Per quanto molte email siano collegate al lavoro, costituiscono comunque delle distrazioni dall’impegno a cui ti stai dedicando: se ti interrompi continuamente per rispondere ad ogni messaggio andrai avanti molto lentamente.
RIMEDIO: invece di controllare la tua casella continuamente, ritagliati dei momenti dedicati a tale compito e chiudi il tuo programma di posta elettronica per il resto della giornata. Questo ti permetterà di ricavare dei periodi di tempo in cui potrai lavorare senza interruzioni.

3 IL CELLULARE
Ancor più disturbante del trillo di un’email può essere la suoneria del cellulare: è un suono che pochi di noi riescono ad ignorare. Ma rispondere ad una chiamata non ti sottrae solo il tempo che passi a parlare: ti fa perdere la concentrazione sul compito che stavi svolgendo.
RIMEDIO: controlla chi ti chiama e se sospetti che la telefonata non sia urgente, lascia rispondere la segreteria. Se devi dedicarti ad un lavoro particolarmente delicato, prendi in considerazione la possibilità di staccare la suoneria per evitare la tentazione di rispondere. Fissa degli orari determinati per controllare la segreteria: ascoltare tutti i messaggi in una volta distrae meno che rispondere ad ogni chiamata quando arriva.

4 IL MULTITASKING
Se padroneggi l’arte di fare più cose contemporaneamente, probabilmente hai l’impressione di svolgere complessivamente più lavoro in meno tempo. Dovrai ricrederti: gli esperti dicono che si perde tempo ogni volta che si sposta l’attenzione da un impegno ad un altro. Il risultato finale è che svolgere tre compiti simultaneamente solitamente richiede più tempo di quello necessario a completarli uno dopo l’altro.
RIMEDIO: per quanto possibile, dedica sempre la tua attenzione ad un impegno alla volta, specie se si tratta di un lavoro difficile o ad alta priorità. Riserva le tue doti di multitasker per compiti che non siano urgenti o impegnativi: per esempio non ti darà problemi riordinare la scrivania mentre parli al telefono.

5 LA NOIA
Alcuni dei compiti che dobbiamo svolgere ogni giorno sono più interessanti di altri. Quelli più noiosi sono in grado di minare la nostra concentrazione nel giro di pochi minuti, rendendoci estremamente vulnerabili alle distrazioni: persino la prospettiva di spolverare la postazione di lavoro può sembrare attraente quando si è annoiati.
RIMEDIO: fai un patto con te stesso: se ti dedichi ad un impegno per un certo periodo di tempo, ti guadagni una pausa di 10 minuti. Oppure ricompensati con un caffè, uno spuntino o una passeggiata fuori: i compiti noiosi sono più facili da completare se si ha qualcosa di piacevole a cui puntare. Anche qualche piccolo diversivo può andare bene: per esempio ascoltare la radio mentre compili delle ricevute ti può aiutare a resistere fino alla fine del lavoro.





6 PENSIERI TORMENTOSI
E’ difficile concentrarsi sul lavoro se sei preoccupato per le commissioni e le faccende domestiche da sbrigare, oppure se ti sei fissato su una conversazione avuta ieri e continui a ripercorrerla con la mente: i pensieri tormentosi di qualunque natura sono una potente causa di distrazione.
RIMEDIO: un modo per impedire ai pensieri tormentosi di ronzare nella propria mente è scriverli: fai una lista delle commissioni, dei lavori domestici e degli altri impegni che programmi di completare più tardi e scarica le frustrazioni derivanti da un’esperienza spiacevole nel tuo diario. Una volta che questi pensieri saranno sulla carta, dovresti essere in grado di lasciarli perdere per un po’.

7 STRESS
Quando senti di avere troppa carne al fuoco, può essere difficile focalizzarsi sui singoli impegni. Inoltre lo stress causa un apprezzabile disagio fisico: potresti andare incontro a spalle contratte, mal di testa o batticuore, tutte cose che possono minare la tua capacità di concentrazione.
RIMEDIO: impara delle tecniche, come ad esempio lo Yoga  e la  meditazione, che ti aiutino a tenere a bada lo stress. In un recente  studio, i ricercatori hanno scoperto che le persone che frequentano un corso di Yoga  migliorano la loro abilità di concentrarsi.


8 STANCHEZZA
La stanchezza può rendere difficile concentrarsi, anche quando si hanno poche distrazioni. Gli studi suggeriscono che il poco sonno influisca negativamente sull’attenzione e sulla memoria a breve termine.
RIMEDIO: la maggior parte degli adulti ha bisogno di dormire per 7-9 ore a notte perciò, invece di fare le ore piccole, fai del sonno una tua priorità: questo ti permetterà di essere più produttivo durante le ore di veglia. Inoltre prendi nota delle ore del giorno in cui ti senti più attivo, così saprai quando programmare i compiti più gravosi.


9 FAME
Il cervello non può lavorare senza carburante, quindi saltare i pasti (specie la colazione) è un potentissimo killer della concentrazione. Le ricerche indicano che quando non si mangia dopo essersi alzati la mattina, la memoria a breve termine e l’attenzione ne soffrono.
RIMEDIO: tieni a bada la fame e fornisci al tuo cervello un’efficiente fonte di energia con queste abitudini:
·        Fai sempre colazione
·        Consuma spuntini ricchi di proteine (es. formaggio, noci)
·        Evita gli zuccheri semplici (caramelle) e i cereali raffinati , prediligendo i cereali integrali.

10 DEPRESSIONE
La maggior parte delle persone tende a pensare che il marchio distintivo della depressione sia la tristezza ma il National Institute of Mental Health degli Stati Uniti dice uno dei sintomi più comuni è in realtà la difficoltà a concentrarsi. Se hai dei problemi a focalizzarti  e ti senti vuoto, senza speranza o indifferente, potresti soffrire di depressione.
RIMEDIO: se pensi di essere depresso, la prima cosa da fare è parlare con un medico. La depressione può essere quasi sempre curata e molti studi hanno dimostrato l’efficacia dei farmaci antidepressivi e di certi tipi di terapie basate sul dialogo.


11 MEDICINE
Sfortunatamente alcune delle medicine usate per trattare la depressione possono interferire con la concentrazione, così come molti altri farmaci. Parla con il tuo medico o con un farmacista per controllare se una medicina o un integratore che stai prendendo potrebbe ridurre la tua concentrazione.
RIMEDIO: se sospetti che le tue medicine ti impediscano di concentrarti non assumerle, a meno che non ci siano altre possibilità. Parla con il tuo medico per aggiustare il dosaggio o per passare ad un farmaco diverso.

12 ADHD
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) non è  un problema esclusivo dell’infanzia: più di metà dei bambini che ne sono affetti continuano a manifestarne i sintomi anche da adulti. I segni più classici sono un tempo di attenzione molto ridotto e difficoltà a focalizzarsi su dei compiti precisi.
RIMEDIO: se hai una seria difficoltà a concentrarti e avevi problemi di attenzione anche da bambino, consulta un medico circa l’ADHD. Ci sono dei modi per curare tale condizione, tra cui la terapia comportamentale e dei farmaci.

Traduzione a cura di 
 Federico Cussotto  octocuss@live.it



domenica 22 settembre 2013

8 sagioni,4 musicisti, 2 capolavori

 Le International Masterclass  sono corsi di alto perfezionamento per giovani musicisti  che si stanno svolgendo in questi giorni ad Asti  e che vedono la collaborazione dell' Ensable  Astigiana Armoniosa  con l’Istituto  Civico Musicale  Giuseppe Verdi.
Parallelamente alle  Masterclass in cui si alternano  docenti di altissimo profilo, si terranno  4 concerti  di notevole livello artistico.



In una location particolarmente suggestiva, il  Battistero di San Pietro giovedì 26 settembre alle ore  21,00  avrà luogo   un concerto  assolutamente imperdibile.
Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla  due grandi autori  molto  amati dal pubblico, ma lontani  nel tempo , verranno accostati da Giampaolo Bandini (chitarra), Cesare Chicchiaretta (fisarmonica e bandoneon), Francesco Cerrato (violino) e Stefano Cerrato (violoncello)   che proporranno «Otto stagioni, 4 musicisti, 2 capolavori»
Per il programma completo della rassegna consulta www.armoniosa.net


twitter@daviscussotto